NEUROMI DI MORTON


Il neuroma di Morton è una neuropatia da intrappolamento del nervo interdigitale plantare comune.

La patologia si presenta più frequentemente tra il secondo e terzo spazio interdigitale a livello delle teste metatarsali, subito prima di dove il nervo si divide nelle branche digitali.

I disordini si manifestano con dolore metatarsale, crampi a livello di muscolatira interdigitale e parestesie (formicolio) con 'scosse' a livello delle dita laterali.

La patogenesi di questa malattia ha sicuramente un'origine biomeccanica da alterazione dei carichi a livello dei metatarsi e delle dita laterali.


L'INTERVENTO

Quando il neuroma risulta più piccolo di 8-9 mm vengono eseguite infiltrazioni cortisoniche per sfiammare il nervo e guarirlo.

Quando la dimensione del neuroma supera i 8-9 mm viene eseguita una tecnica di asportazione del neuroma a cielo aperto tramite un accesso chirurgico dorsale.

Il paziente viene ricoverato in day surgery (operato la mattina e dimesso il pomeriggio)  e può concedere carico immediato con uso di stampelle per qualche giorno.


POSSIBILI COMPLICANZE

Durante I'intervento chirurgico:
Nonostante la massima cura ed attenzione da parte del chirurgo, in corso d'intervento si possono presentare delle complicazioni. Queste vengono solitamente identificate e risolte immediatamente senza compromettere le possibilità di successo terapeutico. Fra queste sono possibili:



  1. danni ai tessuti molli circostanti (es. tendini e muscoli);
  2. lesioni ai nervi che possono provocare, nonostante la riparazione chirurgica, disturbi permanenti di tipo sensitivo (ad es. la perdita di sensibilità di un'area cutanea). Lesioni nervose possono talvolta essere dovute a compressione, conseguente allo specifico posizionamento che il paziente deve assumere durante l'intervento; i disturbi conseguenti ad una compressione nervosa sono nella grande maggioranza dei casi transitori;
  3. lesioni cutanee provocate da sostanze disinfettanti e/o dall'uso dell'elettrobisturi, dall'uso del fenolo stesso;
  4. rottura dello strumentario.
 
POSSIBILI COMPLICANZE

Nei post-operatorio:
  1. arcato e persistente gonfiore delle dita: 
    è una complicanza minore che si risolve generalmente con applicazione di ghiaccio e maggiore riposo, mantenendo l'arto in posizione elevata;
  2. ritardo di cicatrizzazione del punto di iniezione del fenolo: 
    può dipendere da alterazioni della circolazione locale e presentare diverse forme di gravità clinica, da semplici discromie con ipertrofia della cicatrice, fino a vere e proprie piaghe con necrosi dei tessuti. Tale complicanza è favorita da patologie generali preesistenti (quali il diabete, le vasculopatie periferiche, ecc.) e anche dal fumo;
  3. infezione:
    può interessare solo la ferita e i tessuti molli circostanti o arrivare al tessuto osseo. Più spesso si tratta di infezioni superficiali, risolvibili con terapia antibiotica e medicazioni accurate, ma nei casi più gravi può essere necessario un nuovo intervento chirurgico di pulizia locale;
  4. sovraccarico delle teste metatarsali laterali:
    possibile in caso di eccessivo sovraccarico deambulatorio da alterazione della postura di tipo antalgico.

QUANDO CONTATTARE IL CHIRURGO:
  1. Improvviso gonfiore con forte dolore, senso di tensione o pulsazione del piede
  2. Se compare febbre oltre 38°C
  3. Se le dita del piede e la caviglia diventano molto scure e perdono sensibilità
  4. In caso di sanguinamento delle ferite con imbibizione della medicazione (una piccola quantità di sangue sulla fasciatura è normale)
  5. Cefalea e/o nausea persistente.