NEUROMI DI MORTON


Il neuroma di Morton è una neuropatia da intrappolamento del nervo interdigitale plantare comune.

La patologia si presenta più frequentemente tra il secondo e terzo spazio interdigitale a livello delle teste metatarsali, subito prima di dove il nervo si divide nelle branche digitali.

I disordini si manifestano con dolore metatarsale, crampi a livello di muscolatira interdigitale e parestesie (formicolio) con 'scosse' a livello delle dita laterali.

La patogenesi di questa malattia ha sicuramente un'origine biomeccanica da alterazione dei carichi a livello dei metatarsi e delle dita laterali.


L'INTERVENTO

Presso il nostro centro di Verona eseguiamo da circa 10 anni una tecnica mini invasiva di FENOLIZZAZIONE ago guidata, percutanea micro dosata con ottimi risultati sia nel breve che nel lungo termine. Questa tecnica non prevede taglio chirurgico, ma l'uso di un ago collegato ad un elettrostimolatore che permette di identificare con elevata precisione il nervo e di eseguire quindi la fenolizzazione senza creare danni ai tessuti circostanti.

Il fenolo (un tipo di alcool)  permette di degenerare la guaina mielinica del nervo interrompendo la sua capacità di condurre l'impluso doloroso a livello centrale. In questo modo non viene asportato il neuroma, ma viene interrotta la sua capacità di creare dolore.

Quando la dimensione del neuroma supera i 6-7 mm viene eseguita una tecnica di asportazione del neuroma a cielo aperto tramite un accesso chirurgico dorsale.

Il paziente viene ricoverato in day surgery (operato la mattina e dimesso il pomeriggio)  e può concedere carico immediato al piede operato (senza uso di stampelle).


POSSIBILI COMPLICANZE

Durante I'intervento chirurgico:
Nonostante la massima cura ed attenzione da parte del chirurgo, in corso d'intervento si possono presentare delle complicazioni. Queste vengono solitamente identificate e risolte immediatamente senza compromettere le possibilità di successo terapeutico. Fra queste sono possibili:

  1. danni ai tessuti molli circostanti (es. tendini e muscoli);
  2. lesioni ai nervi che possono provocare, nonostante la riparazione chirurgica, disturbi permanenti di tipo sensitivo (ad es. la perdita di sensibilità di un'area cutanea). Lesioni nervose possono talvolta essere dovute a compressione, conseguente allo specifico posizionamento che il paziente deve assumere durante l'intervento; i disturbi conseguenti ad una compressione nervosa sono nella grande maggioranza dei casi transitori;
  3. lesioni cutanee provocate da sostanze disinfettanti e/o dall'uso dell'elettrobisturi, dall'uso del fenolo stesso;
  4. rottura dello strumentario.

 
POSSIBILI COMPLICANZE

Nei post-operatorio:

  1. marcato e persistente gonfiore delle dita: 
    è una complicanza minore che si risolve generalmente con applicazione di ghiaccio e maggiore riposo, mantenendo l'arto in posizione elevata;
  1. • ritardo di cicatrizzazione del punto di iniezione del fenolo: 
    può dipendere da alterazioni della circolazione locale e presentare diverse forme di gravità clinica, da semplici discromie con ipertrofia della cicatrice, fino a vere e proprie piaghe con necrosi dei tessuti. Tale complicanza è favorita da patologie generali preesistenti (quali il diabete, le vasculopatie periferiche, ecc.) e anche dal fumo;
  1. • infezione:
    può interessare solo la ferita e i tessuti molli circostanti o arrivare al tessuto osseo. Più spesso si tratta di infezioni superficiali, risolvibili con terapia antibiotica e medicazioni accurate, ma nei casi più gravi può essere necessario un nuovo intervento chirurgico di pulizia locale;
  1. • sovraccarico delle teste metatarsali laterali:
    possibile in caso di eccessivo sovraccarico deambulatorio da alterazione della postura di tipo antalgico.


QUANDO CONTATTARE IL CHIRURGO:

  1. •  Improvviso gonfiore con forte dolore, senso di tensione o pulsazione del piede
  2. •  Se compare febbre oltre 38°C
  3. •  Se le dita del piede e la caviglia diventano molto scure e perdono sensibilità
  4. •  In caso di sanguinamento delle ferite con imbibizione della medicazione (una piccola quantità di sangue sulla fasciatura è normale)
  5. •  Cefalea e/o nausea persistente.